Nel mercato elettrico italiano, cresce la potenza installata dalle energie rinnovabili, ma gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e di efficientamento dei consumi sono ancora lontani.
A dirlo è l’ultimo “Electricity Market Report 2022” redatto dall’Energy&Strategy della School of management del Politecnico di Milano.
LO SCENARIO ITALIANO
Nell’ultimo anno, in tema di politiche energetiche sia a livello nazionale che comunitario, si è assistito a un progressivo rialzo degli obiettivi a medio-lungo termine su decarbonizzazione, rinnovabili ed efficienza energetica.
La potenza istallata di impianti fotovoltaici ed eolici in Italia è passata da meno di 5 Gigawatt (GW) nel 2008 a più di 33 GW nel 2021, andando a rappresentare oltre la metà dei 60 GW totali che arrivano da fonti rinnovabili.
La quota di domanda elettrica coperta dagli impianti termoelettrici tradizionali si è ridotta dal 74% nel 2005 al 51% nel 2021, così come le relative emissioni di anidride carbonica, calate di quasi il 50% tra il 2005 e il 2021.
️ Lo scorso anno quasi il 17% delle emissioni di anidride carbonica legate alla produzione di energia elettrica, che pesano per oltre un quinto su quelle complessive, derivava dall’uso di combustibili solidi, principalmente il carbone.
Secondo lo studio, infine, sono 3 gli strumenti necessari a governare la transizione del sistema elettrico: sistemi di storage, l’apertura del mercato dei servizi di dispacciamento e le comunità energetiche.